“In Lak’ech”, Dace Sietina Posted on lug 9, 2013 by ComiX4= in Lotta contro il razzismo | 0 comments<- “Siamo tutti cani”, Camilo Collao | Back Next Picture 1 of 3 Riassunto In Lak’ech c’era una giovane ragazza che viveva nei boschi assieme a sua madre; si nascondevano perché la ragazza soffriva di irsutismo. La madre si ammalò gravemente e prima di morire diede a sua figlia il suo pendente d’argento. La ragazza era sola e impaurita. Seppellì sua madre e pianse per giorni. Un ladro la vide, la rapì e la chiuse nella sua gabbia. La ragazza fu venduta al circo e diventò un fenomeno da baraccone. Era molto infelice: crebbe in cattività e in schiavitù. Ma il suo pendente d’argento la incoraggiò a non darsi per vinta. Pianse chiedendo aiuto. All’improvviso, una pioggia di meteoriti spezzò il lucchetto e lei fuggì. Corse fino a che raggiunse casa. Lasciandoci un messaggio: nessuno è meglio di un altro. Biografia Dace Sietin è nata a Jelgava, in Lettonia ma ora vive in Gouda, Olanda. Ha studiato illustrazione all’Accademia Willen de Kooning a Rotterdam. Ama raccontare storie inusuali, dove il messaggio si chiarifica se sai come leggere tra le righe. Pagina 1 1. Un giorno la clessidra apparve sul viso di mia madre 2. Lo scorrere del tempo era implacabile e lei finì la sua corsa 3. Mi diede un pendente d’argento prima di morire / Sii semplicemente te stessa, non c’è nulla di meglio 4. Piansi e piansi e piansi e piansi e piansi Pagina 2 1. Non avevo realizzato che qualcuno mi stesse guardando 2. In un batter d’occhio fui catturata / 10 anni dopo 3. Il Freak Show presenta la ragazza con la barba, nella vostra città solo per stasera / Posso dirvi che essere famosi rende molto soli 4. Fui cresciuta in assoluta cattività “vi prego liberatemi” Pagina 3 1. Ma durante una notte speciale, una pioggia di meteoriti distrusse le mie catene 2. Corsi via per salvarmi verso casa 3. In Lak’ech – io sono te e tu sei me / Sii semplicemente te stessa, non c’è niente di meglio 4. Fine Commenti comments