“I russi come la più larga minoranza etnica in Lettonia”, Sabine Moore Posted on mar 19, 2013 by ComiX4= in Storie di migrazione | 0 comments<- “Rosso incontra giallo”, Petronela Dostalova | “Perdita di identità”, Karem Elhasni -> Back Next Picture 1 of 6 Riassunto In queste 6 pagine di fumetto, mi presento e parlo della mia esperienza personale: nata in Lettonia, cresciuta all’estero e ritornata in Lettonia di nuovo per i miei studi. Questa è la mia formazione culturale. Il focus di questa storia è la barriera culturale e linguistica tra i lettoni autoctoni e i lettoni-russi. Brevemente, affronto la complicata storia della Lettonia fino al non meno complicato presente. Parlo degli immigrati russi della Lettonia partendo dalla mia esperienza di vita in questo paese. La situazione non facile da affrontare in pubblico; le persone prendono posizioni spesso categoriche. Alla fine del fumetto, concludo dicendo che qualsiasi cambiamento richiede tempo, ma qualcosa è già iniziato. Biografia Sto studiando comunicazione visiva all’accademia d’arte lettone e ho appena finito la scuola d’arte secondaria “Janis Rozenthal” di Riga. Tavola 1 1. Ciao, mi chiamo Sabine. Ho trascorso la mia infanzia in Gran Bretagna. Sono di origine lettone. Il secondo marito di mia madre è australiano. 2. Al momento vivo in Lettonia. Parlo inglese correttamente e so cosa significa sentirsi diversi. 3. Ho aspettative positive su tutti, non importa la loro nazionalità. Ho lavorato, studiato, vissuto con persone diverse che venivano da vari paesi. 4. Parlo correttamente lettone e un po’ di russo. 5. Tuttavia, vi sono dei russi-lettoni dai quali mi sento intimidita. 6. L’atteggiamento negativo nei confronti gli uni degli altri ha origine dalle diverse interpretazioni della storia e dalla mancanza di comunicazione. 7. I miei nonni lettoni hanno una visione particolare dei russi. Tavola 2 8. In Lettonia le persone di più di 60 anni tendono a pensare che i russi siano delle “brutte” persone e molto nazionalistiche. Si crede che prima della 2nda guerra mondiale la Lettonia fosse un paese libero e ricco con un’economia fiorente e una forte identità nazionale. 9. Dopo la seconda guerra mondiale, l’URSS reclamò la Lettonia come parte della sua unione. Le cose cambiarono. Le persone furono deportate. L’URSS sostenne la lingua russa come lingua principale della sua unione. Un gran numero di persone che parlavano il russo si trasferirono in Lettonia. Per creare più spazio per la popolazione che arrivava. Le case lettoni che esistevano furono compromesse per accomodare più persone. C’era una paura generale. 10. Ma in realtà c’erano russi anche prima in Lettonia. La prima ondata arrivò nel 18esimo secolo, quando lo zar di Russia riconobbe il territorio lettone come un accesso utile per il commercio. 11. Ma non prima di allora. Loro erano degli invasori. Nonostante quello che dicono alcuni russi. 12. Questo per quanto riguarda la storia. I miei genitori non avevano un punto di vista specifico sui russi. 13. Loro dovettero imparare la lingua a scuola e sanno ancora parlare perfettamente sia il russo che il lettone. Molti dei miei amici sono metà russi o sono cresciuti in famiglie russe. 14. Statisticamente il 40% di Riga, la capitale della Lettonia, è di etnia russa. 15. Nelle città di Riga… Le persone spesso mi chiedono indicazioni o cose simili. Se non rispondi in perfetto russo, potrebbero orgogliosamente andarsene… Tavola 3 16. Avendo una storia personale diversa, i russi vanno a scuole russe, ascoltano musica russa, guardano la tv russa e studiano la storia della Russia. 17. Uno dei maggiori problemi è che queste persone cancellano i lettoni in questa maniera. Trovo queste situazioni frustranti. Avrei potuto aiutare. 18. È come se fossero disconnessi da noi. 19. Usano così tante energie per ricordare chi sono, chi erano i loro nonni che gli rimane poca energia per fare passi avanti. Naturalmente i russi di Lettonia parlano la loro lingua con un accento diverso da quelli di Russia. 20. Poiché sono cresciuta come “metà straniera”, dovendo fare uno sforzo in più per parlare lettone senza accento, riesco a relazionarmi con qualche russo. 21. Tuttavia, in occasioni sociali normali, la maggioranza dei russi che non conosco personalmente, mentalmente mi categorizzano come “lettone” (confine invisibile). Tavola 4 22. Ma generalmente mantengono una certa distanza dalla cultura e storia europea, tranne quando viaggiano. 23. Sono molto vivaci e aperti come turisti quando sono in vacanza. Ma in Lettonia stanno sulle loro. 24. Non tutti i russi hanno i capelli scuri, come non tutti i lettoni sono biondi. Beh, tutti i miei antenati lettoni erano biondi, questo è il motivo per il quale per mer è così semplice tingermi i capelli di blu. 25. Ha. 26. C’è così tanto razzismo. 27. Penso veramente che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è tempo. Tavola 5 28. La situazione sta lentamente cambiando… 29. Come risultato della riforma scolastica. Il 60% del materiale deve essere insegnato in lettone. I ragazzi sono bilingue. 30. Lettoni autoctoni o russi, è più facile trovare un lavoro se conosci entrambe le lingue. 31. Come.. mi ha richiesto del tempo imparare il lettone, ma il mio russo non è abbastanza buono per lavorare in un cafè. 32. Non importa che conosca perfettamente l’inglese. 33. C’è una barriera linguistica e culturale tra i lettoni e i russi-lettoni che rallenta la comunicazione e crea stereotipi negativi. 34. Supereremo la nostra storia. Tavola 6 35. Ora stiamo creando una nuova storia. 36. Sempre di più in questo mondo troviamo dei “periodi bui”… I periodi bui sono del passato. 37. Possiamo imparare a smettere di giudicarci gli uni gli altri secondo la nazionalità.. giudicandoci secondo il nostro carattere personale, come fanno tutti gli altri. 38. Abbiamo lo stesso passaporto, la stessa bandiera.. la stessa natura! 39. Credo che il nostro rapporto sicuramente migliorerà. 40. Ma ci vorrà un po’ del tempo. Commenti comments