“Siamo tutti cani”, Camilo Collao Posted on lug 9, 2013 by ComiX4= in Lotta contro il razzismo | 0 comments<- “Biscotti e Latte”, Leksi (Ivanka Aleksandrova) | “In Lak’ech”, Dace Sietina -> Back Next Picture 3 of 6 Riassunto Un cane nero scopre le difficili condizioni di lavoro dei migranti senza permesso di soggiorno a Parigi. Biografia Sono nato in Francia nel 1981, e sono cresciuto a Les Ulis, una città nella zona periferica di Parigi. Sono fumettista e grafico, ho pubblicato alcuni libri in francese. Ho anche girato corti d’animazione. Vivo e lavoro a Parigi. Pagina 1 1. Vattene via! Per favore lasciami sola! 2. Improvvisamente il tuo cuore è duro come una pietra! / Dimmi qual è il problema; tu mi ami, questo è abbastanza; dimenticati di lui! / Il tuo sangue sarà sprecato, lui è un pazzo, ti pesterà. 3. Ma come pestarmi? Non farmi ridere, sono sopravvissuto su tante di quelle risse di strada! / Sei troppo orgoglioso, te l’ho detto, scappa in un’altra città! 4. Non sono coraggiosa, non combatterò; lui mi farà sposare un bianco. Pagina 2 1. Perdonami, dimenticami, a me l’amore è vietato. 2. Non vuoi combattere per il mio amore? Bè allora va all’inferno! 3. Io non fuggirò da questa città, cambia idea velocemente. 4. Ah, non sto un granché bene. 5. Ho visto tutto, cosa ti aspettavi? Pagina 3 1. Calmati, prego prendi una sigaretta. / Grazie, mi sento uno straccio. 2. La ragazza ti ama, questo è sicuro, non fraintendere i suoi sentimenti, sono così puri. 3. Io non capisco, ha paura del padre, non mi vuole intorno. / Nuovo vicino, tu non conosci il tipo, lei non vuole vederti seppellito. 4. Una volta sono stato un lavoratore in nero sotto le sue dipendenze, lui mi ha lasciato, come ricordo, una bella cicatrice. / Io non ho neanche la carta d’identità. 5. I documenti sono fondamentali in questo paese, senza non puoi essere certo della tua sicurezza. / Te l’ho detto, molti lavori in nero sono controllati da colletti-bianchi senza scrupoli. Pagina 4 1. Raccontami la storia della tua cicatrice, penserò a me più tardi. / Vedi quel tram laggiù? Anni fa lavoravo per questa truffa. 2. Il padre della tua ragazza era il mio capo, lui si divertiva ad insultarci tutti i giorni durante il lavoro, che sega. 3. La paga era scarsa, i dipendenti anche, il carico di lavoro aumentava senza limiti di orario. Piano piano siamo stati tramutati in schiavi come durante l’era delle piramidi. 4. Il guadagno fatto con la paura, sulla nostra pelle, era davvero troppo! 5. Sono andato in ufficio ed ho espresso il mio disprezzo. Pagina 5 1. Così è nata la cicatrice. 2. Ogni volta che vedo un tram ora sento la noia. I colleghi che condividevano la mia stessa sorte decisero di ribellarsi e così raggiunsero l’interesse dei media. 3. Per 100 giorni rimasero nel cantiere combattendo per i loro documenti e diritti. I giornalisti fecero luce sul fatto che l’ultra-moderno tram era stato costruito con antichi metodi schiavisti. Questo era il concetto. 4. Parigi è piena di lavoratori in nero. I datori di lavoro prendono loro la vita, direttamente. Una montagna di soldi è fatta sulle loro schiene, nella più totale illegalità. 5. Ascolta la tua ragazza e scappa via da suo padre. Ha tutte le carte in mano per renderti infelice. Pagina 6 1. Tipi come lui tolgono i diritti alle vite dei fratelli, ai lavoratori migranti senza permesso sono riservati posti pericolosi. 2. Altri, per conto loro, vendono oggetti nella metro sfuggendo alle ronde della polizia. 3. Mentre altri corrono lungo tunnel bui, come in un buco nero senza fine. 4. Dobbiamo andare, presto ci saranno alle calcagna! Dovremmo prendere il bus? 5. Ascolta il mio consiglio, ragazzo, e per piacere, pensaci due volte. 6. Tutte queste storie non sono poi così finte, ricordatelo quando prenderai il tram a Parigi. Commenti comments